


Tevildo - Il Signore dei Gatti

CARATTERISTICHE GENERALI:
MATERIALE: 100% cotone organicoSTAMPA FRONTALE: Stampa digitale di alta qualità 32 x 20 cm
STAMPA SU MANICA: Stampa digitale di alta qualità 6.40 cm
Modello Maschile: Taglio europeo e struttura tubolare - Girocollo sottile in costina.
Modello Femminile: Modello sagomato con cuciture laterali e maniche aderenti - Girocollo sottile in costina.
Felpa: Taglio unisex con girocollo.
Scopri la nostra esclusiva maglietta dedicata a Tevildo, il Signore dei Gatti, una figura affascinante e dimenticata dell’universo di Tolkien. In questa epica e satirica reinterpretazione, il felino oscuro viene raffigurato con la Torre di Mordor incastonata nel suo manto, trasformando il suo occhio fiammeggiante nell'iconica immagine dell’Occhio di Sauron.
UN GATTO LEGGENDARIO
Tevildo compariva originariamente nel racconto di Beren e Lúthien, dove svolgeva il ruolo di temibile antagonista, imprigionando Beren in un oscuro e mistico rifugio. Rappresentava una sfida fantastica che i protagonisti dovevano superare, fino all’intervento della coraggiosa Lúthien e del suo fedele segugio Huan.
Nonostante la sua sconfitta, Tevildo veniva descritto come un avversario astuto e potente, alla guida di una schiera di felini che fungevano da spie e guardiani nel suo regno oscuro. La sua presenza aggiungeva un’aura di minaccia e mistero sovrannaturale alla storia, rafforzando il tema della lotta contro le avversità attraverso coraggio e astuzia.



UNA CONNESSIONE AL SIGNORE OSCURO?
Si ipotizza che l’immagine dell’Occhio di Sauron possa essere stata ispirata dall’aspetto felino di Tevildo, evidenziando come questo personaggio minore abbia influenzato le opere successive di Tolkien. Sebbene Tevildo sia stato poi sostituito da figure più oscure come Sauron, il suo ruolo originario offre uno sguardo nostalgico sul legame tra l’autore e le sue ispirazioni personali.
"Nell'abisso oscuro apparve un Occhio, uno solo, che cresceva lentamente, riempiendo quasi per intero lo Specchio. Tale era il terrore che emanava che Frodo rimase paralizzato, incapace di gridare o distogliere lo sguardo. I bordi dell'Occhio erano di fuoco, mentre nella cornea vitrea gialla e felina, vigile e penetrante, la fessura nera della pupilla si apriva nel vuoto come una finestra sul nulla."- J.R.R. Tolkien, "Lo Specchio di Galadriel," Libro II de "Il Signore degli Anelli".